venerdì 12 dicembre 2008

La webcam non vuole funzionare sotto GNU/Linux ?

In tempi di ristrettezze economiche, è giusto risparmiare, però il regalino a Natele non può mancare, quindi la webcam da 9 euro è un giusto regalo da fare, ma purtroppo nel CD allegato non ci sono i driver per GNU/Linux, quindi che facciamo ?


Prendiamo in considerazione che la Webcam Trust WB-1400T, è equipaggiata con un sensore CMOS Pixart Imaging, Inc. Q-TEC, molto utilizzato da altre marche di Webcam, quindi il range di utilizzo e molto amipo.


Premessa :
Quello che segue è una guida nata per Ubuntu 8.10, ma nulla toglie che con piccole varianti possa essere utilizzata per altre Distro, per effettuare alcuni passaggi è d'obbligo la connessione ad internet, e se è a banda larga è meglio perché tra aggiornamento ed installazione richiede molti Mega.

(sudo come tutti i comandi dati da root vi verrà proposta questa richiesta "[sudo] password for xxxxx:" che non altro è la vostra password da root che avete inserito durante l'istallazione)

Iniziamo:

Collegate la vostra webcam e lasciatela fino a quando non vi viene richiesto dalla guida.

Aprite il terminale e digitate da utente normale " lsusb " senza gli apici ;) , il comando non è che il listato delle periferiche usb collegate al vostro PC, noterete una voce che nel mio caso è "Bus 001 Device 004: ID 093a:2460 Pixart Imaging, Inc. Q-TEC WEBCAM 100" nel vostro può variare per alcune parti solo nella parte iniziale. Bene sapete che Ubuntu ha identificato la periferica, nello specifico ha anche installato un drivers, il quale non fuziona !!!!

Ora suppongo che abbiate installato Ubuntu senza ciò che serve per compilare i sorgenti, quindi sempre da terminale digitate:

sudo apt-get install build-essential

(sudo come tutti i comandi dati da root vi verrà proposta questa richiesta "[sudo] password for xxxxx:" che non altro è la vostra password da root che avete inserito durante l'istallazione) chiesta la attendete che finisca di scaricare ed installare tutto, quindi digitate

sudo apt-get install checkinstall

come sopra, quindi digitate

sudo apt-get install g++

finito, ora avete il sistema pronto a compilare i driver per la vostra webcam o altra periferica.

Bene ora cliccate qui e copiateli in una cartella della vostra home; (il sito http://linuxtv.org/hg/~jfrancois/gspca/ dove sono presenti vari driver tra cui quelli faranno funzionare la nostra webcam).

Ora decomprimeteli quindi da terminale andate al percorso dove si trovano nel mio caso sono " /home/luca/webcam-driver/gspca-c30a96620f65 " sempre da terminale digitate questi due comandi :


sudo make


attendete che finisca,


sudo make install


questo ultimo comando ha un tempo di elaborazione molto lungo, non interropetelo per nessun motivo, tra l'altro noterete che creerà tantissimi nuovi driver per molte periferiche tra cui DVB-T usb ecc.

Quando avrà finito in teoria le vostra Webcam è pronta, per meglio fissare il nuovo driver, staccate la Webcam e riavviate il pc quindi dopo il nuovo accesso ad Ubuntu riattaccate la webcam.

Per provarla installate Cheese

con il comando da terminale : sudo apt-get install cheese

lo troverete poi in applicazioni -> grafica -> cheese


Buon divertimento

Luca Jargon70.


giovedì 11 dicembre 2008

Guida Ubuntu

In un vecchio post che avevo scritto tempo fa, associavo a coraggioso e pragmatico, una persona che si avvicinava a GNU/Linux, per il solo fatto di non seguire la corrente o la moda; quindi chiunque scrive guide o manuali per GNU/Linux, o altro contenuto libero dal diritto d'autore è un vero benefattore, lasciamo il fatto veniale, ma vediamolo sotto il profilo della "ricchezza" che egli ci dona grazie ad ore, giorni, mesi di lavoro per darci la CONOSCENZA, questa secondo me è la vera ricchezza, è visti i tempi che corrono è un lusso spendere per acquistare una guida.

Quini voglio condividere con voi l'opera di Matteo Granuzzo, il quale scrive alla prima pagina

"La guida è liberamente copiabile e utilizzabile. Gradirei comunque di essere citato se inserite parti integrali di essa in documenti di vario genere e pagine web. GRAZIE :-)"

Grazie a Te.

lunedì 1 dicembre 2008

Internet per divertirsi.

Internet oltre che ad un ottimo strumento, per studiare e lavorare, è anche un ottimo passatempo, qui troverete certi siti per creare diplomi, ecc tutte cose carine . Provatele .


http://www.myinternetdiploma.com/ <----- questo sito genera diplomi



mentre questa è una kermesse di vari siti ----> http://www.imagegenerator.org/



Questo è il generatore di etichette di birra personalizzabile, io ho fatto la Ubuntu - beer ;)

http://www.festisite.com/logo/

venerdì 14 novembre 2008

Principali comandi GNU/Linux

Ho iniziato con l'informatica mooolto tempo fà, quando sul PC 8086 in poi era equipaggiato con l'M$ DOS o DR DOS, l'unico modo per interfacciarsi con esso erano i comandi impartiti uno alla volta o in script creati con edit e salvati in .bat .
Quindi non volendo si diventava bravi nel comandare creare cancellare ecc.
Poi con l'avvento di M$ Windows 2.0 (*) ci siamo viziati quindi abbiamo iniziato a dimenticare i comandi, poi mi sono imbattuto in GNU/Linux dove gran parte del lavoro lo puoi fare col terminale .
occhio per i sistemi GNU/Linux e Unix il termine "terminale" non è altro che l'interfaccia di base dove c'è il prompt dei comandi sotto Windows si chiama CMD, appunto per accedere si deve cercare l'icona che indica uno schermo nero con un prompt e si otterrà questo :










I Principali comandi GNU/Linux

Occhio GNU/Linux è case sensitive. ovvero la parola «User», «user», e «USER» sono tutte cose diverse, le maiuscole e minuscole fanno la differenza.
TIPS GNU/Linux poiché e basato sui comandi a terminale, per completare un comando o un nome di un file particolarmente lungo, basta scrivere le prime lettere quindi preme TAB il comando si completerà da solo, nel caso che vi siano comandi con lettere iniziali uguali li mostrerà tutti.




pwd

Il comando pwd serve per mostrare la directory in cui ci si trova.

La sintassi del comando è la seguente:

pwd [opzioni]

ls

Il comando ls serve per elencare il contenuto di una directory.

La sintassi del comando è la seguente:

ls [opzione] [directory]

Alcune opzioni da utilizzare con il comando ls:

Opzione

Risultato

[directory]

elenca il contenuto della directory specificata, se non specificata viene considerata la directory corrente

-a

elenca anche i file nascosti

-l

elenco dettagliato di file e sotto directory con i loro attributi

-R

elenca ricorsivamente i file nella directory indicata e in tutte le sottodirectory

-s

mostra la dimensione dei file

-S

ordina i file per dimensione partendo dal più grande

-u

ordina i file per data e ora di accesso partendo dal più recente

-X

ordina i file per estensione e ordine alfabetico

-r

elenca i file invertendone l'ordine

--color

mostra i file con colori differenti

cd

Il comando cd serve per spostarsi all'interno delle directory del filesystem.

La sintassi del comando è la seguente:

cd [directory]

Alcuni esempi di uso del comando:

  • cd ..

    Serve per spostarsi alla directory superiore.

  • cd

    Serve per spostarsi, da qualsiasi punto, alla propria directory home. È equivalente a:

    cd ~
  • cd /etc

    Serve per spostarsi nella directory /etc.

mkdir

Il comando mkdir serve per creare directory all'interno del filesystem.

La sintassi del comando è:

mkdir [opzioni] directory

Alcuni esempi di uso del comando mkdir:

  • mkdir prova

    Verrà creata la directory prova/ all'interno della directory corrente.

  • mkdir ~/prova

    Verrà creata la directory prova all'interno della propria home directory, qualunque sia la directory in cui ci si trova al momento.

  • mkdir -p prova1/prova2/prova3/bin

    Qualora non esistessero, verranno create anche tutte le directory intermedie, a partire dalla directory corrente.

cp

Il comando cp serve per:

  • copiare un file in un altro file;

  • copiare un file in un'altra directory;

  • copiare più file in un'altra directory;

  • copiare directory.

La sintassi del comando è la seguente:

cp [opzioni] origine destinazione

Alcune opzioni da utilizzare con il comando cp:

Opzione

Risultato

-b

esegue automaticamente una copia di backup di ogni file di destinazione esistente

-f

forza la sovrascrittura dei file, senza richiedere interventi da parte dell'utente

-i

attiva la modalità interattiva, che chiede conferma prima dell'eventuale sovrascrittura di file preesistenti

-p

mantiene, se possibile, gli attributi del file

-r

permette di attivare la modalità ricorsiva, consentendo la copia di directory

-v

attiva la modalità "verbose", visualizza ciò che il sistema ha fatto in seguito al comando

Alcuni esempi di uso del comando cp:

  • cp /prova/miofile /prova1

    Copia il file miofile della directory prova nella directory /prova1.

  • cp /prova/miofile /prova1/nuovofile

    Copia il file miofile della directory /prova nella directory /prova1 dandogli il nome nuovofile.

  • cp -r /prova /prova_copia

    Copia la cartella /prova, e tutto il suo contenuto, nella cartella /prova_copia.

mv

Il comando mv serve per spostare, o rinominare, file e directory.

La sintassi del comando è la seguente:

mv [opzioni] origine destinazione

Le opzioni sono le stesse del comando cp.

Alcuni esempi di uso del comando mv:

  • mv miofile nuovofile

    Cambierà il nome al file miofile in nuovofile.

  • mv miofile /prova

    Sposterà il file miofile nella directory /prova sovrascrivendo un eventuale file con lo stesso nome.

  • mv /prova /prova_nuova

    Cambierà il nome alla directory /prova in /prova_nuova.

rm e rmdir

Il comando rm serve per cancellare file o directory dal file system.

La sintassi del comando è la seguente:

rm [opzioni] file ...

Alcune opzioni da utilizzare con il comando rm:

Opzione

Risultato

-i

chiede conferma prima di cancellare

-f

forza la cancellazione del file senza chiedere conferma

-r

abilita la modalità ricorsiva usata per la cancellazione delle directory

Il comando rmdir serve per cancellare directory dal file system.

La sintassi del comando è la seguente:

rmdir directory

Alcuni esempi di uso dei comandi rm e rmdir:

  • rm miofile

    Cancella il file miofile.

  • rm -rf prova/

    Cancella la directory prova/ e tutto il suo contenuto.

  • rmdir prova/

    Cancella la directory prova/ solo se questa non contiene alcun file all'interno.

touch

Il comando touch serve per aggiornare la data dell'ultimo accesso o quello dell'ultima modifica di un file.

La sintassi del comando è la seguente:

touch [opzioni] file

Alcune opzioni da utilizzare con il comando touch:

Opzione

Risultato

-a

cambia solo la data dell'ultimo accesso

-c

non creare il file

-m

cambia solo la data dell'ultima modifica

-t STAMP

specifica la data nel formato «[[CC]YY]MMDDhhmm[.ss]»

Alcuni esempi di uso del comando:

  • touch miofile

    Nel caso esista un file di nome ./miofile la data e l'ora di ultima modifica verranno impostate a quelle correnti. In caso contrario verrà creato un nuovo file.

  • touch -t 0702211100 miofile

    Imposta come data e ora di ultima modifica del file ./miofile alle ore 11.00 del 21 febbraio 2007.

ln

Il comando ln serve a creare un collegamento (o link) ad un file o una directory.

Un collegamento è un file speciale che non contiene dati, ma solo un riferimento ad un altro file: ogni operazione effettuata sul collegamento viene in realtà eseguita sul file a cui punta.

La sintassi del comando è la seguente:

ln -s /percorso_file_da_collegare/file_da_collegare /percorso_del_collegamento/nome_del_collegamento

L'opzione -s specifica che verrà creato un collegamento simbolico.


L'uso di tale opzione è consigliato.


Funzioni di ricerca

find

Il comando find serve per cercare all'interno di una directory e delle sue sottodirectory i file che soddisfano i criteri stabiliti dall'utente.

La sintassi del comando è la seguente:

find [directory] [espressione]

Alcuni esempi di usi del comando:

  • find . -name '*.mp3'

    Cerca all'interno della directory corrente ./ tutti i file con estensione .mp3.

  • find . -perm 664

    Cerca all'interno della directory corrente tutti i file con permessi di lettura e scrittura per il proprietario e il gruppo, ma solo di lettura per gli altri utenti.

  • find . -name '*.tmp' -exec rm {} \;

    Cerca ed elimina tutti i file temporanei all'interno della directory corrente.

  • find /tmp -user pippo

    Cerca tutti i file appartenenti all'utente specificato.


Gestione del filesystem

mount

Il comando mount serve per effettuare il montaggio di un filesystem all'interno della gerarchia di file del sistema, rendendo accessibile un filesystem a partire da una specifica directory chiamata punto di mount (o di montaggio).

Alcuni esempi di uso del comando mount:

  • mount

    Visualizza i dispositivi attualmente montati, il loro punto di montaggio e il tipo di filesystem utilizzato per gestirne i dati.

  • mount /media/cdrom

    Monta in /media/cdrom il dispositivo CD-Rom.

  • mount -t ntfs /dev/sda1 /media/dati_windows

    Monta la partizione identificata come /dev/sda1 all'interno della directory /media/dati_windows, in modo che tutti i dati presenti in questa partizione diventano accessibili a partire dalla directory scelta.

umount

Il comando umount serve per smontare un dispositivo precedentemente montato.

La sintassi del comando umount è la seguente:

umount [dispositivo]

Alcuni esempi di uso del comando umount:

  • umount /media/cdrom

    Smonta il dispositivo CD-ROM.

Ottenere informazioni sul sistema

du

Il comando du visualizza lo spazio occupato sul disco da file o directory.

La sintassi è la seguente:

du [opzioni] [file...]

Alcune opzioni da utilizzare con il comando du:

Opzione

Risultato

-a

visualizza le informazioni sia sui file che sulle directory

-s

visualizza la dimensione totale complessiva

-x

esclude le sottodirectory che siano parte di un'altro filesystem

Alcuni esempi di uso del comando du:

  • du miofile

    Visualizza la quantità di spazio occupata da miofile.

  • du -s ~

    Visualizza la quantità di spazio complessiva occupata dalla propria directory home.

df

Il comando df visualizza a schermo lo spazio rimasto sulle partizioni e sui dischi del proprio sistema.

La sintassi del comando è la seguente:

df [opzioni] [file...]

Alcune opzioni da utilizzare con il comando df:

Opzione

Risultato

-a

include nell’elenco anche i filesystem con una dimensione di 0 blocchi, che sono di natura omessi. Normalmente questi filesystem sono pseudo-filesystem con scopi particolari, come le voci per l’ automounter. Filesystem di tipo «ignore» o «auto», supportati da alcuni sistemi operativi, sono inclusi solo se quest’opzione è specificata

-h

aggiunge a ciascuna dimensione un suffisso, come «M» per megabyte, «G» per gigabyte, ecc

-H

ha lo stesso effetto di -h, ma usa le unità ufficiali SI (con potenze di 1000 piuttosto che di 1024, per cui M sta per 1000000 invece di 1048576)

-t tipofs

limita l’elenco a filesystem del tipo specificato

-x tipofs

limita l’elenco a filesystem non del tipo specificato

Un esempio di uso del comando df:

  • df -Ht etx3

    Mostra lo spazio occupato solo dai dischi con filesystem ext3, utilizzando il suffisso specifico per l'unità di misura.

free

Il comando free mostra informazioni sulla memoria di sistema. Molto utile se si vuole rendersi conto della memoria disponibile sul sistema, della memoria attualmente in uso e di quella libera.

La sintassi del comando è la seguente:

free [opzioni]

Alcune opzioni da utilizzare con il comando free:

Opzione

Risultato

-b

mostra la quantità di memoria in byte

-k

mostra la quantità di memoria in KiB (impostato di default)

-t

mostra una riga contente i totali

top

Il comando top visualizza informazioni riguardanti il proprio sistema, processi in esecuzione e risorse di sistema, utilizzo di CPU, RAM e spazio swap utilizzato e il numero di task in esecuzione.

La sintassi del comando è la seguente:

top

Per uscire dal programma, premere il tasto «q».

uname

Il comando uname mostra informazioni sul sistema.

La sintassi è la seguente:

uname [opzione]

Alcune opzioni da utilizzare con il comando uname:

Opzione

Risultato

-a

visualizzerà tutte le informazioni del sistema

-m

mostra il tipo di macchina

-n

mostra il nome host del nodo di rete della macchina

-s

mostra il nome del kernel

-r

mostra la release del kernel

-o

mostra il nome del sistema operativo

Amministrazione degli utenti

  • useradd: il comando useradd consente di aggiungere nuovi utenti al sistema. Esempio:

    sudo useradd nuovoutente

    Crea un nuovo utente chiamato nuovoutente.

  • passwd: il comando passwd consente di cambiare o impostare la propria password o la password di un utente. Esempio:

    sudo passwd nuovoutente

    Consente di impostare la password dell'utente nuovoutente. Il seguente comando invece consente di cambiare la propria password:

    passwd

Altri comandi utili

cat e less

I comandi cat e less servono per mostrare il contenuto di un file:

  • cat mostra semplicemente il contenuto del file specificato;

  • less visualizza il contenuto di file, permette di spostarsi avanti e indietro nel testo utilizzando i tasti freccia quando i file occupano più di una pagina di schermo. È inoltre possibile eseguire delle ricerche nel testo digitando «/» seguito dalla parola da cercare e premendo «Invio».

Per terminare il programma premere il tasto «q».

La sintassi del comando cat è la seguente:

cat nomefile

La sintassi del comando less è la seguente:

less nomefile

more

Il comando more viene solitamente utilizzato in abbinamento ad altri comandi. È un filtro che permette di visualizzare l'output di un comando una schermata alla volta.

Alcuni esempi d'uso del comando more abbinato ad altri comandi:

  • ls | more

  • cat miofile | more
Il simbolo «|», solitamente chiamato pipe, serve per redirigere l'output del comando a sinistra al comando alla sua destra. (fonte guida - Ubuntu )



ORA INSTALLIAMO I PROGRAMMI

Piccola premessa: Ubuntu Kubuntu ecc. hanno un sistema ottimo per l'utente root, ovvero l' Administrator, cioè l'utente normale lo diventa temporaneamente, da terminale basta digitare il comando sudo comando.invio e si effettua la manutenzione del sistema o si installano i programmi, proprio di questo si parla, Ubutnu, ha un sistema di installazione di programmi imbarazzante per quanto e perfetto!!! ogni volta che si installa un programma, il sistema di istallazione controlla le dipendenze di altri programmi o librerie per ottimizzare l'istallazione, quindi automaticamente si aggiorna e completa l'installazione di tutti i file necessari per il funzionamento del programma.

come si installa da terminale

Apt sta per Advanced Packaging Tool ed e’ un gestore avanzato dei pacchetti a riga di comando. Esistono anche gestori a interfaccia grafica che funzionano benissimo (adept e synaptics), ma per avere un controllo più completo dei pacchetti e per risolvere alcuni intoppi che talvolta possono capitare, è decisamente consigliato conoscere APT.

APT preleva e sfrutta i pacchetti contenuti all’interno dei server detti “repositories”, abilitati dall’utente nel sistema, ricercandoli in maniera molto veloce e comoda.

esempio di come si installa un pacchetto
sudo apt-get install nomepacchetto

come nome pacchetto non si intende il nome completo di punti virgole e versione, ma solo il nome del candidato da installare, ad esempio se vogliamo installare firefox daremo semplicemente il comando

sudo apt-get install firefox

e il programma si preoccupera’ di recuperare il pacchetto, risolvere le dipendenze e installare il tutto.



Si può utilizzare anche così:
sudo apt-get install nomepacchetto1  nomepacchetto2  nomepacchetto3  etc. etc.
se invece vogliamo installlare piu pacchetti in una volta dobbiamo digitare


E per rimuovere i programmi ?

semplicemente sostituendo remove a install.

sudo apt-get remove nomepacchetto

che si preoccupera di rimuovere il pacchetto ma non le dipendenze, che infatti potrebbero servire per un’altro programma, nel caso le dipendenze fossero inutili il programma ci avvertira e noi dovremmo digitare il comando:

sudo apt-get autoremove

altra opzione utile da aggiungere al comando remove e’ il purge.

se infatti dobbiamo rimuovere un paccheto e vogliamo eliminare anche i suoi file di configurazione dobbiamo digitare

sudo apt-get remove nomepacchetto --purge



sudo apt-get update

con questo comando aggiorniamo la lista dei pacchetti, in modo che apt sappia in anticipo quali sono i pacchetti disponibili.

altro comando enormemente utile e’ :

sudo apt-get upgrade

questo comando aggiorna tutti i pacchetti aggiornabili

abbiamo anche:

sudo apt-get dist-upgrade

che non fa altro che aggiornare completamente la distribuzione come per esempio quando si passa ad un kernel superiore.




Ciao alla Prossima



venerdì 31 ottobre 2008

Medibuntu 8.10 Ibex intrepid

Abbiamo già parlato in precedenza della repository di Ubuntu ove all'interno c sono presenti i pacchetti che non sono inclusi nella distribuzione Ubuntu per ragioni di licenza. Tra questi, vi sono ad esempio: il pacchetto contenente la libreria libdvdcss, ottenuta dal progetto VideoLAN e il pacchetto esterno di codec binari usati da MPlayer e xine, comunemente conosciuto con il nome di w32codecs. (Multimedia, Entertainment & Distractions In Ubuntu)

ecco come fare per aggiornare velocemente la nostra Ubuntu 8.10 intrepid ibex ovvero Stambecco intrepido:

tutte le operazioni sono da effettuare tramite terminale

  • Autenticazione dei pacchetti
Per autenticare i pacchetti del repository, prima di tutto è necessario scaricare la chiave. Digitare il seguente comando:

wget -q http://packages.medibuntu.org/medibuntu-key.gpg -O - | sudo apt-key add -


  • Aggiungere il repository esterno
Per aggiungere il repository fra quelli disponibili per il proprio sistema, è sufficiente scaricare la lista relativa alla versione del sistema in uso. Digitare il comando adatto alla propria versione in uso:

sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/intrepid.list -O /etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list


Ciao alla prossima

giovedì 30 ottobre 2008

Il pinguino da 10 miliardi di dollari

In un periodo di crisi, parlare di spese per ricerca e sviluppo è in contro tendenza, eppure, da questo articolo apparso sulla newsletter di Ubuntu ci sono queste cifre:

" In base allo studio presentato da Linux Foundation, occorrerebbero circa 10 miliardi di dollari per poter sviluppare da zero un sistema operativo basato su GNU/Linux. Se ad esempio si volesse compilare Fedora 9 occorrerebbero circa 25 anni e 60.000 $/anno per ogni uomo impiegato. La valutazione è nata dal calcolo effettuato sul numero di righe di codice che compongono ogni software incluso nel sistema e si è scelto Fedora 9 al posto di Ubuntu perché contiene esclusivamente software libero ed open source. Il calcolo inoltre prende come base di partenza uno studio analogo, del 2002, fatto sulla distribuzione Red Hat 7.1 che si attestava su 1.2 miliardi. L'incremento è di circa l'800% in soli 6 anni. Tuttavia, questi dati sono da prendere con cautela, dato che la base di costo è il salario americano 2008 ma molti programmi sviluppati son nati fuori dal suolo americano. Ciò che si evince è la grande critica al modello di sviluppo proprietario. Se lo sviluppatore dovesse costruire un sistema operativo completo dovrebbe sborsare cifre elevate e non sempre, ciò sarebbe possibile. "

Fonte Webnews

Ubuntu 8.10





Arrivata alla versione 8.10, qui dove scaricare
oppure http://releases.ubuntu.com/releases/8.10/

lunedì 29 settembre 2008

Helix - Lo strumento degli investigatori digitali

E' uscita da poco l'ultima versione della nota Distro GNU/Linux Helix, ( derivata dalla notissima Slakware) nota agli addetti ai lavori di investigazioni di Forensic-Computer.
La distro ha ottenuto le certificazioni da molti enti governativi per essere utilizzata insieme all'hardware apposito es. Wirite-blok, ecc.

L'utilizzo non è solo relegato all'ambiente di investigazioni, poiché molte pratiche per scoprire i reati informatici, non sono altro che tecniche di networking e gestione avanzata del software e del sistema operativo, quindi è anche usata dagli amministratori di rete per trovare i punti deboli di una rete, o la gestione di e tutto quello che si occupa di sistemi operativi GNU/Linux o Windows.
Ovviamente per chi non ha un minimo di conoscenze sia di reti e di sistemi operativi, della loro gerarchia di funzioni e processi, è sconsigliata, ma se vuole tentare è disponibile anche il manuale.
Ovviamente il tutto è sotto la licenza GNU e successive quindi completamente libera.
Qui il sito

giovedì 25 settembre 2008

Google + GNU/Linux = GOS

Ecco il logo del sistema operativo, in base GNU/Linux, ormai arrivato all'utima relase.

Il sistema creato da Google, del quale si intuisce dalla "g" nel classico stile font. Attualmente equipaggia i subnotebook, tipo Asus EEEPC, ecc. è un sistema senza fronzoli ma di ottima fattura, con ottime finalità.


  







lunedì 22 settembre 2008

Ubuntu 8.04 l'arione spicca il volo sul multimedia

Tutti conoscete la distribuzione Ubuntu, ne ho già parlato in precedenza, ora se avete installato questa versione ed avete un minimo di pratica, aggiungiamo i repository (elenchi in linea i quali vi è un indice che viene copiato sul disco rigido del PC, il quale contiene un dettagliato elenco dei software disponibili all'installazione con le relative dipendenze per i programmi che si vuorranno installare e una pratica comune nei sistemi Unix GNU/Linux) di Medibuntu ovvero i programmi multimediali compreso : gli ultimi codec multimediali aggiornati, compresi libdvdcss, sostenuta dal progetto VideoLAN, per leggere i DVD Video, ed il pacchetto esterno di codec binari usati da MPlayer ed altri , comunemente conosciuto con il nome di w32codecs per leggere i file multimediali proprietari.

Per fare ciò nella nuova versione Ubuntu Hardy Heron 8.04 apriamo il terminale quindi inseriamo i seguenti comandi:

sudo nano /etc/apt/sources.list

vi verrà chiesta la password di root, fatto cio,
copiamo le due righe sotto ed inseriamole alla fine del file (non cambiate nulla):



# Medibuntu
deb http://packages.medibuntu.org/ hardy free non-free

salvate il file con  la sequenza di tasti  ^O Salva (CTRL+O) vi chiedera se volete
salvare il file premete semplicemente invio.

subito dopo sempre da terminale, inseriamo la chiave di autenticazione:


wget -q http://packages.medibuntu.org/medibuntu-key.gpg -O- |
sudo apt-key add - && sudo apt-get update

noterete che avverrà anche un aggiornamento di tutti i repository.

Alla prossima ....


Ciao da Jargon70

Vivere e pensare Geek


Dal ferma carte, al mediacenter wifi, passando dalle magliette illuminate, i motori a scoppio usb  ai personaggi di StarWars !!! 
E il sito dei geek !!! letteralmente tradotto è pensare secchione, è un sito conosciutissimo dagli adetti ai lavori in inetrenet hacker, geek ecc. perchè si acquistano atricoli quasi introvabili nei negozi "normali" tante cose carine a volte superflue, ma che danno il tuono e la personalizzazione alla scrivania e all'abbigliamneto dei geek, haker ;)
I prezzi partono da pochi dollari, l'acquisto è semplicissimo tramite qualunque carta di credito, ovviamnete la spesa è abbastanza cara poichè gli acquisti vengono spediti dagli USA, è buona norma fare un ordine cumulativo e dividere le spese di spedizione, pagando la dogana. 




Un esempio è questa maglietta !!!!




   

domenica 21 settembre 2008

Siamo il paese del sole!


Per tutti gli altri paesi siamo il paese del sole, allora sfruttiamolo!!
qui la mappa della
produzione di energia elettrica mediante i Pannelli Solari fotovoltaici, divisa in tre mappe:
- quella globale;
- quella orizzontale;
- con inclinazione di 45° del il pannello solare.
La fonte delle mappe e degli studi e della Comunità Europea e precisamente del

Photovoltaic Geographical Information System (PVGIS)
Geographical
Assessment of Solar Resource and Performance of Photovoltaic Technology





Sempre nello stesso sito troverete una mappa interattiva basata su Google Map, scegliete la vostra località, selezionatela con un click del mouse, fino a fare apparire una bandierina, quindi sulla parte destra potrete scegliere la tecnologia dei pannelli solari, l'inclinazione ecc. quindi premete il pulsante "calculate" ed otterrete la produzione ottimale del vostro futuro impianto della produzione di energia elettrica mediante i Pannelli Solari fotovoltaico.




venerdì 19 settembre 2008

Black Cat

Mi vergogno per certe persone che
non dovrebbero stare al contatto con
il pubblico leggi qui


Forza ALEX :)

giovedì 18 settembre 2008

Sono senza parole


Troverete qui un mio commento ad una affermazione detta durante un Talk al BolgFest secondo me rasentiamo la metafisica o forse la fantascienza, tutta la mia solidarietà a Marco .

lunedì 15 settembre 2008

Jargon - UMapper

Google ha rilasciato le API per poter modificare le mappe e personalizzare a proprio piacimento per poterle successivamente inserire in un servizio Web oppure su un Blog personale.

Il servizio si chiama UMapper e ovviamente è completamente gratuito.

Il portale permette di personalizzare le mappe di Google Maps e quelle di Microsoft in pochissimi secondi, senza dover effettuare nessuna registrazione.

Andate alla fine della pagina!!

Fonte geekissimo

http://www.geekissimo.com/2008/09/15/crea-la-tua-mappa-personalizzata/#more-11845

giovedì 11 settembre 2008

Energia Solare for dummies: il fotovoltaico residenziale

Diventiamo tutti produttori di energia solare!

Grazie al contributo del
Il VideoBlog di Claudio Messora


Fonte : http://www.byoblu.com/post.aspx?p=612ed24a-67ec-4edd-957f-f8006d330a9a




IL FOTOVOLTAICO

Gli impianti fotovoltaici si misurano i
n chilowatt di picco. Le energie rinnovabili, infatti, sono caratterizzate dall’avere un potenziale sovrabbondante, dall’essere teoricamente illimitate, ma anche dall’essere intermittenti. Quando non tira vento, le pale di un mulino a vento languono desolatamente. Allo stesso modo in assenza di luce, per esempio di notte, non importa quanto grande sia la vostra fattoria solare: niente elettricità. E' per questo motivo che la potenza nominale si definisce di picco: è la potenza massima erogabile in condizioni ottimali.

Ma come? Allora, se installo un impianto fotovoltaico, di notte sto al buio? Ma no: lasciatemi spiegare!

Un impianto fotovoltaico è nella maggior parte dei casi grid connected, cioè connesso direttamente alla rete elettrica. Questo fa sì che voi diventiate dei veri e propri produttori di corrente: l’energia pulita che erogate (di cui la comunità ringrazia) viene resa disponibile al mondo, e contabilizzata mediante un apposito contatore.
Allo stesso modo, voi continuate a prelevare l’elettricità che vi serve mediante il vostro usuale fornitore. Alla fine dell’anno si fa un bilancio tra i chilowattora che avete prodotto e ceduto, e quelli che avete prelevato. Se siete in attivo, l’energia in surplus vi viene messa da parte, e la potrete consumare liberamente nell’arco di tre anni. Se invece avete avuto bisogno di più energia rispetto a quella che avete prodotto, pagherete unicamente i chilowattora aggiuntivi che avete prelevato.

Quindi un impianto fotovoltaico vi fa innanzitutto risparmiare sul costo della corrente, perché potete evitare di comprare quella che già producete, autoconsumandola. Il vostro fornitore di energia accumulerà per voi l’eventuale surplus energetico, prodotto ma non consumato. Questa modalità si chiama scambio sul posto.
E’ anche possibile vendere l’energia in surplus, ma per un privato non è molto conveniente. Ne parleremo se tratteremo i grossi impianti.

Come si fa a capire quanta elettricità produce un impianto fotovoltaico? Dipende ovviamente da quanto sole cade annualmente sul sito di installazione. Sembra complicato, ma in realtà è molto semplice: grazie all’ENEA esistono mappe che riportano i valori medi mensili della radiazione solare giornaliera per oltre 2000 comuni italiani, stimati a partire dalle immagini satellitari di copertura nuvolosa per diversi anni fino al 1999.

Carte alla mano, possiamo così calcolare con grande approssimazione la produzione annua di energia elettrica dei singoli impianti fotovoltaici. Sappiamo per esempio che in un piccolo comune tra Milano e Pavia, un impianto da 1KwP (un chilowatt di picco) è capace di produrre 1200 chilowattora ogni anno. Di conseguenza un impianto da 3KwP ne produrrà circa 3600, e così via.

Va bene. Ma gli incentivi? Seguitemi, il bello deve ancora venire.

CONTO ENERGIA

Per riuscire ad abbattere le emissioni di anidride carbonica come previsto dal protocollo di Kyoto, la Comunità Europea ha imposto all’Italia l’obiettivo di raggiungere 1200 megawatt di energia prodotta da fotovoltaico entro il 2012. Per arrivare a questo risultato non restava che copiare il modello di incentivazione che tanto ha funzionato in Germania, a tutt’oggi la nazione più virtuosa in questo settore.

Questo modello, confluito nel cosiddetto Conto Energia, è entrato in vigore con il Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007, e prevede che lo stato incentivi per vent’anni la produzione di corrente elettrica, privilegiando gli impianti piccolini e quelli a minor impatto architettonico, secondo la tabella seguente:

Potenza impiantoNon integrato (€/kWh)Parzialmente integrato (€/kWh)Integrato (€/kWh)
1 kW P 3 kW0,400,440,49
3 kW < src="http://www.byoblu.com/img/minoreuguale.JPG"> 20 kW0,380,420,46
P > 20 kW0,360,400,44

Per esempio, a chi costruisce un impianto da 3KwP e lo integra sul tetto sostituendo la copertura originale, il Conto Energia riconosce ben 49 centesimi di euro per ogni chilowattora prodotto. Per vent’anni. Significa avere 1764€ all’anno, ovvero 35.280€ in totale.
Invece, se l’impianto è appoggiato sul tetto in maniera complanare, lo stato versa un po’ meno: 44 centesimi al chilowattora. Niente male lo stesso: fanno pur sempre 1584€ in dodici mesi.

Se poi avete un tetto vecchio e dovete smaltire l’amianto, installare un impianto fotovoltaico è la soluzione per eccellenza! Infatti in aggiunta alle tariffe di cui sopra viene riconosciuto un addizionale 5%. Fantastico, c'è di che ripagarsi la sostituzione di tutta la copertura!

ESEMPIO

Bene. Adesso abbiamo tutti gli elementi per capire come si può salvare il mondo guadagnandoci anche qualcosa di soldi!

Non esageriamo. Prendiamo il caso medio. Siamo al nord. Tra Pavia e Milano. Abbiamo un tetto e ci facciamo sopra un bell’impianto fotovoltaico appoggiato in maniera complanare, per una potenza di 2,9KwP. E perché non 3KwP? Perché magari 3KwP non ci stanno. Non vi ho detto che per ogni KwP ci vogliono circa 8 metri quadrati di superficie? Beh, ve lo dico adesso!
Ora, 2,9 chilowatt di picco a queste latitudini, mappe di radiazione solare alla mano, rendono 3480 chilowattora all’anno tondi tondi.

Sì, ok! Ma quanto mi costa?
Beh.. circa.. più o meno.. fra oneri di progettazione, moduli fotovoltaici, cablaggio, inverter, accessori, spese di cantiere.. iva 10% inclusa.. diciamo 21.700€.
E se uno non ha tutti questi soldi? Al tempo: non bisogna spaventarsi. Alcune aziende hanno stretto accordi di collaborazione con primari istituti di credito, che arrivano in alcuni casi a non chiedere alcun anticipo e ad addebitare la rata del prestito solo quando l’impianto è correttamente entrato in funzione e inizia a fruttare denaro liquido.

Beninteso: fermo restando che nessuno ci impedisce di acquistare l'impianto di tasca nostra, se incappiamo in un’offerta simile avremo un piano a quindici anni con rata annuale di 2054€, che però inizieremo a pagare solo quando inizieremo anche ad incassare.
2054 euro solo il primo anno, dunque. Bene: il nostro impianto, in un anno, quanto rende?

Semplice: 3480Kwh (l’energia prodotta in dodici mesi) x 0.44€ (l’incentivo statale) cui vanno aggiunti 3480 x 0,19€ (il prezzo dell’energia al chilowattora che non saremo costretti ad acquistare). Fatemi fare i conti.. fanno 1531+ 661 = 2192€.
Duemilacentonovantadue euro sono di più dell’importo della rata del mutuo di cui sopra: per la precisione ci ho guadagnato ben 138€!
Ho installato un impianto fotovoltaico, non ho speso niente e mi sono rimasti attaccati 138€ solo il primo anno.
Per non parlare della rivalutazione dell’immobile: quella non l’avevamo neppure presa in considerazione!

Il bello è che il ricavo annuale è destinato ad aumentare di anno in anno, mentre la rata del mutuo resta stabile. Infatti il prezzo dell’energia sale vertiginosamente, e anche se prendessimo come base di calcolo un incremento pari solo al 3%, dopo quindici anni la cifra risparmiata sarebbe già salita a oltre mille euro.
Insomma, tra il primo e il quindicesimo anno l’impianto ci farebbe guadagnare dai 138€ agli oltre 400€. Dopo il quindicesimo anno, venuta a mancare la rata del mutuo, il guadagno salirebbe a più di 2600€ annui, portando il guadagno complessivo nei vent’anni a oltre diciassettemila euro.

Insomma, niente male per avere evitato due tonnellate di anidride carbonica, avere rivalutato il nostro immobile e non avere speso niente, non trovate anche voi?

E dopo i vent’anni? Il Conto Energia cessa di incentivare la nostra produzione energetica, ma l’impianto resta in funzione e, sebbene sia previsto un leggero calo fisiologico della resa di conversione, continuerà a darci energia gratis, facendoci ancora risparmiare per tantissimi anni a venire.

Ad un piccolo costo extra, riassorbito fin da subito nella resa dell’impianto, potremo avere anche manutenzione e assicurazione comprese. L’assicurazione può coprire tutto: danni diretti, indiretti, ricorsi vicini e/o terzi, eventi atmosferici, e perfino il danno economico derivante da un imprevisto fermo dell’impianto, con risarcimento degli incentivi statali perduti.

CONCLUSIONI
A questo punto la domanda più ricorrente è: beh, ma allora perché non lo fanno tutti?
Infatti lo stanno facendo tutti.
Ma bisogna affrettarsi: primo perché al raggiungimento dei 1200 megawatt di installazioni gli incentivi statali cesseranno di esistere (comunque ci sono ancora ampie possibilità); secondo perché ogni anno che passa gli incentivi sui nuovi impianti costruiti saranno decurtati del 2%. Non sembra, ma sono tanti soldi: meglio iniziare subito i lavori, di modo che l’impianto sia terminato prima della fine del 2008.

Se ti sei incuriosito oltre ogni limite, in rete ci sono tante risorse che possono aiutarti, a cominciare dal sito del Gestore Servizi Elettrici, che è l’organo con cui si stipulano i contratti di incentivazione ventennali.


Se poi hai bisogno di una mano, scrivimi pure qui: energia@byoblu.com, oppure fatti un giro sul canale energia di Byoblu.Com.

Il metano ti ha sempre dato una mano, ma il sole oggi ti da tutto il braccio!

Fonte : http://www.byoblu.com/post.aspx?p=612ed24a-67ec-4edd-957f-f8006d330a9a